Scomparsi “ch”, vocali, sillabe, punti interrogativi, apostrofi,
accenti! Sono piccoli e si mimetizzano facilmente, sono soliti frequentare
biblioteche, librerie, centri culturali. Chiunque riesca a trovarli riceverà
una lauta ricompensa.
La lingua italiana è a
lutto per la scomparsa di molti dei suoi elementi caratteristici all’interno
della comunicazione virtuale e degli sms. Oggi la vita è frenetica, veloce e
stressante, tutti vanno di fretta anche nella comunicazione.
Nasce così il linguaggio per i giovani – e non solo – che oltre ad essere sgrammaticato, non prevede altre regole se non la velocità nello scrivere. Gli esempi sono davvero infiniti: si va dal “Dmn sera c prend l’ape?” (domani sera ci prendiamo l’aperitivo?, ndr), al “6 3mendo” (sei tremendo, ndr), passando dal “Cvd l’es è and male” (come volevasi dimostrare l’esame è andato male, ndr) fino ad arrivare ai classici “tvtb” per “ti voglio tanto bene” e “tat” per “ti amo tanto”.
Il problema, fortunatamente,
non nasce dall’ignoranza o dall’incapacità di scrivere in italiano corretto, ma
dall’esigenza impellente di comunicare in maniera veloce ed immediata, perché
chi scrive ha la consapevolezza di elaborare un testo diverso da quello
scolastico o universitario. Di fatto il valore comunicativo della parola sembra
venire meno. “Cercando le parole si trovano i pensieri” diceva lo scrittore
francese Joseph Joubert, è proprio la parola nella sua interezza ad esprimere
ed esplicitare il suo contenuto, delineandone i contorni. La parola ha infatti
un potere quasi magico, può scaldare l’anima, può consolare o ferire, può
essere pungente come una spina o dolce come una carezza.
Per riappropriarci del
valore della parola, dunque, dovremmo abituarci a scrivere in maniera completa,
fermandoci almeno quei cinque minuti necessari alla realizzazione di una
comunicazione efficace. Un’altra soluzione potrebbe essere la ripresa della
comunicazione epistolare anche se considerata ormai desueta ed
anacronistica: il possesso di carta e penna, ci da infatti, la possibilità di
parlare senza essere interrotti, esprimendo a pieno i propri sentimenti.
Bisognerebbe, infine, appropriarci
del valore del tempo, dare spazio alla riflessione per scrivere di emozioni la
pagina bianca della nostra vita.
Alessia Ripamonti, 2ªD - Michela Passera, 2ªD - Carlotta Biscuola, 2ªD - Chiara Celso, 2ªD
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