Prova

Il giornale online dell'ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO per i SERVIZI ALBERGHIERI e della RISTORAZIONE di San Pellegrino Terme (BG)

Realizzato dagli alunni delle classi 1ªF, 1ªD e 2ªD coordinati dal prof. Giuseppe Ippolito

Dirigente scolastico: prof. Brizio Luigi Campanelli

venerdì 15 gennaio 2016

Leggere. Da privilegio nelle epoche passate a spreco di tempo per i giovani di tutto il mondo

Fin dai tempi antichi, la lettura era un privilegio dei ceti più alti; solo alcuni potevano permetterselo e chi poteva doveva studiare sodo per ottenere questo diritto. Invece di questi tempi la lettura giovanile è ormai in disuso.
Alla domanda “leggi?” la risposta prevalente è un no secco, eppure se chiediamo ai ragazzi se hanno tempo libero, ci rispondono di sì. Perché allora i giovani non si dedicano alla lettura? La risposta è semplice ed elementare: la tecnologia.


I ragazzi di oggi preferiscono stare davanti ad un monitor, ad un “utile-futile” marchingegno destinato ad essere superato da una console più avanzata piuttosto che prendere in mano un libro, e questo influenza molto la cultura del nostro dei ragazzi stessi.
Anche la lettura tra i giovani di oggi è molto diversa da quella dei tempi passati. Infatti, i pochi ragazzi che leggono, hanno affermato che preferiscono i libri fantasy, perché come spiega una ragazza da noi intervistata “Ci fanno staccare la spina dal  mondo; penso che il bello della lettura è che ti fa viaggiare in un modo fantastico, tutto tuo. Molte volte ritrovo certi tratti di me in personaggi; e spesso quello stesso personaggio lascia qualcosa in me”. O come afferma un altro ragazzo “Mi piace leggere perché i libri mi fanno sognare ad occhi aperti. Al contrario di come si pensa i libri non sono una perdita di tempo, e a parer mio chi la pensa così non sa cosa si perde”.
Ci sono inoltre altri generi come quelli fantascientifici, mistery, thriller e rosa molto letti dai giovani, eppure tra i lettori, pochissimi si immergono in opere classiche, di tema storico o sociale o filosofiche che invece permettono una maturazione interiore grazie alla conoscenza di quello che è accaduto in passato e consentono anche di non farci cascare negli stessi errori. E questi libri vengono evitati per paura del linguaggio forbito ed eccelso, o anche solo per la pesantezza morale del libro, a dispetto dei tempi andati su cui era incentrata la lettura.
Come si sa le mode sono destinate a tornare....speriamo allora che anche leggere torni di moda.


Federico Azzalin Burzio, 1ªF

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