Si
scrive Isis si legge terrore diffuso in tutto il mondo. Lo Stato Islamico dell’Iraq
e della Siria (Isis) è un’organizzazione terroristica attiva nel mondo Islamico
che da molto tempo, ormai, fa paura a tutto l’Occidente che teme possa essere
il detonatore della terza guerra mondiale.
Radicato
principalmente in Iraq ed in Siria, l’Isis è capeggiato da Abu Bakr al-Baghdadi
che, a giugno del 2014, ha dato vita ad un califfato nei territori
caduti sotto il suo controllo; lo Stato Islamico ha consolidato il suo potere nel
territorio che va dalla Siria nord-orientale all’Iraq occidentale, pur non
essendo riconosciuto ufficialmente da nessuno Stato occidentale.
Animati
da un’interpretazione radicale e anti-occidentale dell’Islam, i terroristi dell’Isis
promuovono da anni la violenza religiosa considerando infedeli tutti quelli che
non concordano con loro interpretazione del Corano e con il “jiahd” violento.
Nel mirino dello Stato Islamico ci sono principalmente i Paesi occidentali:
Usa, Francia, Italia, Inghilterra.
I
suoi attentati sono sempre molto violenti e hanno causato molte vittime
innocenti. Basta pensare all’attacco, avvenuto un anno fa, alla redazione del
giornale satirico francese Charlie Hebdo (quando il 7 gennaio 2015 un commando
di uomini armati con kalashnikov è entrato nella sede del giornale ed ha ucciso
il direttore del giornale, numerosi collaboratori della rivista e due
poliziotti, ndr) o ai più recenti atti terroristici di Parigi del 13 novembre
2015 in cui hanno perso la vita più di 130 persone innocenti; gli attentati nella
capitale francese sono stati compiuti da otto terroristi che hanno fatto
esplodere tre bombe vicino allo stadio durate una partita di calcio e si sono
stati autori di sei sparatorie in vari luoghi pubblici di Parigi, fra le quali
la più sanguinosa è stata quella presso il teatro Bataclan dove sono state
uccise 89 persone.
Le
radici di questa organizzazione terroristica sono rintracciabili in un altro
gruppo terroristico, “al-Qāʿida
in Iraq”, fondato una decina di anni fa da Abu Mus’ab al-Zarqawi con lo
scopo di combattere l’occupazione americana dell’Iraq e il governo
iracheno sciita sostenuto dagli Stati Uniti d’America dopo il
rovesciamento di Saddam Hussein.
Nel
2012 “al-Qāʿida
in Iraq”, che nel corso degli anni ha cambiato il proprio nome in “Stato Islamico
dell’Iraq”, ha deciso di intervenire nella guerra civile siriana opponendosi
al governo di Baššār al-Asad; nel 2013, dopo aver conquistato una parte
del territorio siriano, piazza la propria capitale a Raqqa e cambia
nuovamente nome in “Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Isis)”.
L’Onu
(Organizzazione delle nazioni unite), molti Stati e tutti i mezzi di
informazione definiscono lo Stato Islamico come un’organizzazione terroristica.
Marco
Bergamelli, 1ªD - Daniele
Motta, 1ªD - Nicolò
Risi, 1ªD
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