Solitamente
i ragazzi iniziano a fumare perché spinti dagli amici che fumano e così, tra
una sigaretta e l’altra, si prende quello che erroneamente si definisce
“vizio”. In realtà è una vera e propria dipendenza quella che deriva dall’uso
anche saltuario, di nicotina, un veleno che danneggia l’organismo.
Altri
ragazzi fumano per sentirsi “grandi”, “forti” o “superiori” ai loro coetanei.
Tutto
inizia quasi per gioco e si è convinti di poter smettere quando si vuole.
A
è chiaro che non è così perché chi fuma comincia a sentire l’esigenza di
calmare il nervosismo che sale quando si sta un po’ di tempo senza fumare.
Il
fumo rende deboli le persone sia fisicamente che psicologicamente.
Un’indagine
condotta da noi tra ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni sul motivo per
cui hanno iniziato a fumare e su cosa hanno provato assaporando la prima sigaretta
ha fatto emergere che molti hanno risposo in modo confuso senza saper spiegare
le reali motivazioni che li hanno portati a fumare.
Tanti
sono gli aspetti negativi del vizio del fumo; oltre a provocare diversi tipi di
tumore (alla trachea, ai polmoni ed alla gola) causa anche uno sgradevole
aspetto fisico caratterizzato da denti e unghie gialle, alito cattivo e aspetto
molto invecchiato della pelle.
Un
consiglio da dare a tutti quei ragazzi che non hanno ancora toccato la loro
prima sigaretta è quello di non iniziare a fumare perché farebbero solo del
male a se stessi mettendo in pericolo la loro vita trattandosi di un “piacere
mortale”. E questo lo sano bene i fumatori che, nonostante gli avvertimenti funerei
che campeggiano sugli stessi pacchetti di sigarette, continuano imperterriti a
fumare.
Stefania
Fois, 1ªF
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