La
violenza perpetrata contro le donne è ritenuta una violazione dei diritti
umani. Un tema importante, socialmente trasversale, che da anni ormai è al
centro dell’interesse pubblico ed ha accesso lunghi dibattiti.
Argomento
quanto mai attuale, specie alla luce degli eventi che si sono verificati la
notte del 31 dicembre in varie città della Germania.
Secondo
il parere di molti mancano politiche di contrasto alla violenza alle donne,
ricerche, progetti di sensibilizzazione e di formazione.
Le
ricerche compiute negli ultimi dieci anni dimostrano che le vittime e i loro
aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti
economici. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su
cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della
sua vita. E il rischio maggiore lo rappresentano i familiari, mariti e padri,
seguiti dagli amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o
di studio.
Da
diverse ricerche emerge che la violenza di genere si esprime su donne e minori
in vari modi ed in tutti i Paesi del mondo.
Esiste
la violenza domestica esercitata soprattutto nell’ambito familiare o nella
cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici,
atteggiamenti persecutori, percosse, abusi sessuali, delitti d’onore, uxoricidi
passionali o premeditati. I bambini, gli adolescenti, ma in primo luogo le
bambine e le ragazze adolescenti sono vittime dell’incesto.
Le
donne sono esposte, nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro, a molestie ed
abusi sessuali, a stupri e a ricatti sessuali. In particolare verso le lesbiche
vengono praticati i cosiddetti “stupri correttivi”.
In
molti Paesi le giovani ragazze sono costrette ai matrimoni coatti o ai matrimoni
riparatori che spesso si traducono in una vera e propria schiavitù sessuale;
ancor più problematiche e delicate sono poi le situazioni vissute da quelle
donne che vengono indotte alla prostituzione forzata, spesso vittime della
tratta.
Altre
forme di violenza sono le mutilazioni genitali femminili, l’utilizzo dell’acido
per sfigurare, lo stupro di guerra ed etnico.
Va
citato il femminicidio che in alcuni Paesi, come l’India e la Cina, si
concretizza nell’aborto selettivo (le donne vengono indotte a partorire solo
figli maschi, perché più riconosciuti e accettati socialmente, ndr) o
addirittura nell’uccisione sistematica di donne adulte. Esistono infine
violenze relative alla riproduzione che vanno dall’aborto forzato alla sterilizzazione
forzata, passando per la contraccezione negata e la gravidanza forzata.
Nicole
Mascheretti, 1ªD - Chiara
Galizzi, 1ªD - Gaia
Alborghetti, 1ªD
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