Il ricorso al doping
avviene solitamente in vista di una competizione agonistica ed è un’infrazione dell'etica
dello sport sia di quella della scienza medica.
In presenza di condizioni
patologiche dell’atleta documentate e certificate dal medico, allo sportivo stesso
può essere prescritto uno specifico trattamento purché vengano rispettati i
dosaggi previsti per le esigenze terapeutiche.
Ma in un caso del genere l’atleta
deve tenere a disposizione delle autorità competenti la documentazione e può
partecipare a competizioni sportive, nel rispetto dei regolamenti sportivi.
Chi usa sostanze dopanti,
col solo scopo di migliorare le sue prestazioni fisiche, può essere con il
carcere da tre mesi a tre anni e va incontro a sanzioni pecuniarie molto
pesanti; le stesse pene sono previste per chiunque procura ad altri,
somministra, assume o favorisce comunque l’utilizzo di farmaci o di sostanze
biologicamente attive, con il chiaro intento di alterare le prestazioni agonistiche
degli atleti.
Il reato è dunque commesso
sia chi assume il doping sia chi glielo procura.
Marta Airoldi, 1ªD - Roberta Dossi, 1ªD - Dania Tarenghi, 1ªD
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