Ormai
la tecnologia è il principale strumento di comunicazione. Certo il computer, il
telefonino e altri strumenti ci facilitano la vita, li possiamo usare per tanti
scopi, ma l’importante è non esagerare, non diventare schiavi di una
innovazione sempre più “invasiva”.
Il rischio che molti, soprattutto i giovani, ne possano abusare è, infatti, molto alto. Sembra che non si conoscano più altri mezzi per comunicare, nessuno più sa come scrivere una lettera o cosa sia un telegramma.
Il rischio che molti, soprattutto i giovani, ne possano abusare è, infatti, molto alto. Sembra che non si conoscano più altri mezzi per comunicare, nessuno più sa come scrivere una lettera o cosa sia un telegramma.
Il linguaggio si è andato sempre più impoverendo, la capacità creativa è prossima allo zero. L’unica cosa che si sa fare è inviare veloci sms o chattare sui social network.
Facebook e Whatsup la fanno ormai da padroni; su questi social network milioni
di ragazzi (e non solo…) restano imbambolati per ore, con tutti gli aspetti
negativi che puossono comportare.
Chi di noi sa esattamente chi sta dietro lo schermo del computer? Chi ci dà la sicurezza di sapere che la persona con cui chattiamo sia quella che noi crediamo? Quanti ragazzi hanno subìto, inoltre, molestie e insulti da bulli che agiscono telematicamente?
Si sa che non si può tornare indietro nel processi di cambiamento, ma è anche vero che, forse, dovremmo anche prendere un po’ le distanze e non farci “fagocitare” da una tecnologia sempre più presente nella vita dell’uomo.
Chi di noi sa esattamente chi sta dietro lo schermo del computer? Chi ci dà la sicurezza di sapere che la persona con cui chattiamo sia quella che noi crediamo? Quanti ragazzi hanno subìto, inoltre, molestie e insulti da bulli che agiscono telematicamente?
Si sa che non si può tornare indietro nel processi di cambiamento, ma è anche vero che, forse, dovremmo anche prendere un po’ le distanze e non farci “fagocitare” da una tecnologia sempre più presente nella vita dell’uomo.
Samuele
Facchinetti, 2ªD - Andrea
Felisio, 2ªD - Fabio
Frigeni, 2ªD
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